I cardo di lana (Dipsacus fullonum) è una pianta appartenente alla famiglia di Dipsacee. Su molti testi è indicato anche con il sinonimo botanico di Silvestro Dipsacomentre è comunemente noto come cardo di Venere (e molti altri nomi regionali).
Questo cardo cresce spontaneamente in tutte le regioni italiane e vanta una lunga tradizione negli usi medicinali e nella pratica agricola.

In questo articolo approfondiamo le caratteristiche botaniche del cardo lanoso, le proprietà benefiche che possiede e i suoi usi più comuni.

Origine del nome Dipsacus fullonum

Il cardo di lana deve il suo nome ad un'applicazione antica e curiosa: le sue cupole, per la loro forma e resistenza, un tempo venivano utilizzate per cardare la lana, pettinare e spazzolare il pelo dei tessuti.
Il nome della specie, fullonumin latino è il genitivo plurale di pieno, fulloni= lavandaia, follatrice, cardatrice.
Il nome del genere, dipsacusderiva invece dal greco dipsa= sete, in riferimento alla particolare forma delle foglie presenti sul fusto di questo raggruppamento di cardi.

Nomenclatura regionale del cardo di lana

Anche a livello regionale questa pianta ha una nomenclatura ricca e colorata, ad esempio: petni, risolu, erba serpentina in Liguria, carta servaj E altre ancora… ciapa rana in Piemonte, garza di selvadega in Lombardia, scarzun E altre ancora… scardazz nell'Emilia, sgarzi, salata del diaul E altre ancora… sgraffadone in veneto, scardaccione E altre ancora… cardo di stoffa in Toscana, candacetra in Abruzzo, calicantrigo in Puglia, cirimigna E altre ancora… pettini Lupu in Sicilia, stiocore E altre ancora… al vertice dei pastori in Sardegna.

Descrizione del cardo di lana

Cardo di lana
Il cardo lanoso è una pianta erbacea a ciclo biennale. Nel primo anno produce una rosetta di foglie basali. Nella seconda, tra queste foglie si erge il fusto, alto anche fino a 2 m, eretto e ramificato in alto. Tutte le parti della pianta sono più o meno dotate di spine.

Foglie

Nel cardo lanoso dobbiamo distinguere due tipi di foglie, basali e cauline.
Le foglie basali sono disposte a rosetta, hanno un picciolo corto, di forma oblungo-lanceolata, e sono lunghe fino a 30 cm. Hanno una superficie normalmente glabra, ma sul lato superiore e inferiore sono presenti numerose spine lungo le costole.
Le foglie del fusto sono sessili, più corte di quelle basali, con forma lanceolata più pronunciata e angolare.

Fiori

I fiori sono raccolti in capolini di forma ovoidale, lunghi 4-8 cm, posti all'estremità dei rami del fusto. Ogni fiore ha una brattea con lunghe spine alla base. La corolla, in rapido decadimento, è di colore azzurro-violaceo.
La fioritura avviene tra la tarda primavera e l'estate ed è molto frequentata dalle api e da altri insetti impollinatori che la incontrano.

Frutta

Il frutto è un achenio angolare, lungo 5 mm, racchiuso nel tubo persistente dell'involucro.

Dove cresce il cardo di lana

I Dipsacus fullonum è diffuso in tutta Italia, dal Mediterraneo all'area subalpina. Si tratta quindi di una specie estremamente rustica e adattabile. Cresce ai margini dei fossi, in luoghi incolti, tra i ruderi, nella macchia mediterranea.

Come raccogliere il cardo di lana

In erboristeria, le parti utili del cardo di lana sono le radici e le foglie. La radice viene raccolta tra settembre e ottobre dalle piante nel primo anno di vegetazione. Si pulisce dalle radichette laterali, si lava e si taglia in pezzi lunghi 5 cm che si spezzano in due nel senso della lunghezza quando sono molto grandi.
Le foglie vanno raccolte tra i mesi di marzo e aprile, prima della formazione dello scapo floreale.
A scopo ornamentale, la pianta può essere raccolta a fine fioritura, e poi lasciata appassire a testa in giù. In questo modo sarà ben conservato e risulterà molto scenografico nelle composizioni di bouquet di fiori secchi.

conservazione

Le radici e le foglie del cardo lanoso si asciugano all'ombra, asportandole e controllandole spesso, per evitare attacchi di muffe. Le radici ben essiccate si conservano in contenitori di vetro, per le foglie però bastano anche semplici sacchetti di carta.

Proprietà del cardo di lana

I principali costituenti custoditi nel cardo lanoso sono: il glicoside scabioside, le sostanze tanniche ed i sali di potassio. Da questi principi attivi derivano elevate proprietà in campo farmaceutico. Nello specifico, queste proprietà sono per lo più diuretiche, diaforetiche, depurative e digestive.

indicazioni

Dal punto di vista della sana attività, il cardo lanoso possiede le classiche virtù depurative dei cardi. La radice dal sapore amaro facilita i processi digestivi e stimola la sudorazione e la diuresi, favorendo così l'eliminazione delle scorie. Questa pianta può, quindi, essere utile per i gottosi, artritici e reumatici; avvantaggia le persone con idropisia e obesi. È utile anche nelle malattie della pelle (dermatosi, foruncolosi, acne) che derivano dal malfunzionamento dell'apparato digerente ed escretore. In alternativa alle radici si possono utilizzare le foglie, che hanno la stessa attività, ma un sapore più accettabile.
È facile a casa preparare un decotto con 2 g di foglie o radici essiccate in 100 ml di acqua, da assumere a stomaco vuoto al mattino per depurare l'organismo. In erboristeria c'è anche il tintura.

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Filippo Owell

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