Recentemente il sistema WhatsApp non ha offerto le normali garanzie. Il servizio non ha funzionato per alcune ore, causando disagi a persone e aziende. È possibile chiedere un risarcimento?

Il mondo digitale è sempre più parte del nostro mondo. Sia nel settore privato che in quello professionale, la tecnologia è sempre più utilizzata. Quando questo fallisce, possono sorgere problemi molto profondi. Veri inconvenienti che possono cristallizzare una giornata. Proprio come è successo di recente con i servizi WhatsApp non disponibile.

WhatsApp
Fonte foto: Adobe Stock

WhatsApp è probabilmente l'app di messaggistica più utilizzata in generale. Ecco perché il suo malfunzionamento pone in essere problemi importanti per chi lo utilizza. Il 25 ottobre 2022 l'applicazione ha smesso di funzionare per un paio d'ore. Innescare una serie di problemi sia per le persone che per tutte le aziende che ne fanno uso.

Nel tempo, l'applicazione ha fornito sempre di più una nuova esperienza. Di recente lo è è arrivata anche la tanto attesa notizia. Ma quando il sistema va in crash, nulla può essere utilizzato. Il che ha portato qualcuno a chiedersi se ci fosse la possibilità di un risarcimento. Secondo Codacon questo dovrebbe accadere data l'importanza della piattaforma. Per questo motivo è necessaria una regolamentazione in caso di tali situazioni.

È possibile chiedere un risarcimento a WhatsApp?

Dopo il recente blackout, molti si sono mossi in quella direzione. Il direttore dell'Ufficio Studi, Innovazione e Sostenibilità di Adiconsum ha sottolineato l'impatto di questi servizi sulla vita nel mondo. Lo stesso Codacon indicato, per coloro che usufruiscono della modalità business, di rivolgersi a un tribunale per ottenere un risarcimento. Per ottenerlo, però, devi dimostrare di aver subito un disagio.

La risposta è che è possibile ottenere un risarcimento anche se ci sono altri casi da considerare. Alla fine, WhatsApp è un'app gratuita e non dedicata al lavoro. Nella versione semplice, il discorso è diverso nella sua versione affari. In quest'ultimo caso, chiedere un risarcimento potrebbe non essere così sbagliato. Dato che chi ha la versione business è perché lavora con la piattaforma. Le istituzioni, però, puntano il dito a dimostrare come WhatsApp sia ormai fondamentale. E che, quindi, in caso di problemi ci sarebbe da grandi disagio.

Pertanto, ottenere un risarcimento in questo caso è molto complesso perché non ci sono indicazioni in merito. Non esiste un'autorità di riferimento che ne abbia schierata una in particolare regolamento. Gli esperti, quindi, tracciano la strada verso una regolamentazione decisa anche per quanto riguarda le domande gratuite. Questo scenario, però, non è da ricollegare alla sfera italiana ma a quella europea. Insomma, l'ultimo blackout ci ha fatto sicuramente riflettere. Vedremo se ci sarà un regolamento o si deciderà di continuare così.

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Filippo Owell

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