Ci sono dozzine di manuali di potatura, questo non è certo un corso di potatura e probabilmente non dirò nulla di nuovotuttavia, vorrei riunire in un articolo ciò che si sa sul potatura e soprattutto di piante da frutto rispondendo ad alcune semplici domande che sicuramente ti sarai posto.

In natura tutte le piante si nascondono, crescono e portano frutto alla perfezione senza alcun intervento esterno e, in linea di principio, nessuna pianta avrebbe bisogno di potatura, basta vedere sui monti Meli e Peri ormai selvatici alti 10 metri e perfettamente fruttiferi.

ciò nonostante la potatura mira a mantenere un equilibrio tra l'aspetto vegetativo e quello riproduttivo e offre indubbi vantaggi:

Quando vanno potate le piante?

Il momento migliore per potare dipende dalla specie ma, in linea di principio, potremmo dirlo per la maggior parte delle piante caducifoglie è meglio farlo nel periodo di riposo vegetativooppure quando hanno ormai perso le foglie, ma almeno 15-20 giorni prima della schiusa delle gemme.
Il periodo migliore è quindi da novembre a febbraio, evitando periodi di forte gelo che potrebbero compromettere la regolare guarigione delle ferite.

Nelle zone molto fredde consiglio la potatura tra la fine di febbraio e l'inizio di marzonel Sud Italia, invece, si può facilmente potare a dicembre.

Anche le piante sempreverdi vanno potate al meglio durante il riposo vegetativo, ricordando che la potatura massiccia stimola il recupero vegetativo e quello una pianta in crescita è più sensibile ai danni del gelo rispetto a una completamente dormiente.

Finora abbiamo descritto la potatura a secco, tuttavia c'è anche la potatura verde fatto in estate solo su piante eccessivamente vigorose.

Tuttavia quanto detto non è applicabile a tutte le specie, se ad esempio osserviamo il nespolo giapponese ci rendiamo conto che inizia a fiorire in autunno e che fruttifica tra aprile e giugno; questa pianta, per non compromettere la fruttificazione, va potata appena i frutti sono stati raccolti.

Ricorda è sempre meglio potare un po' ogni anno, piuttosto che dover fare potature drastiche ogni 5 anni.

Regole generali per una buona potatura:

  • Disinfetta gli strumenti : Consiglio di pulire le lame delle vostre forbici con alcol e di passarli sul fuoco, in modo che tutti i possibili agenti patogeni che potrebbero infettare la pianta potata attraverso le ferite del taglio vengano uccisi.
  • Prima potare le piante "sane". : sebbene sia meglio disinfettare gli attrezzi ad ogni nuova pianta potata, è comunque bene iniziare potando piante giovani e sane, finendo con quelle più vecchie e malconcia, per non trasferire alle prime le malattie di queste ultime.
  • Taglia appena sopra una gemma : a seconda della specie vegetale, le gemme possono essere distanziate di diversi centimetri l'una dall'altra; dato che la nuova vegetazione sarà emessa dalla gemma più vicina al taglio, è opportuno che tra il taglio e la gemma ci sia poco legno che, nel corso della stagione, inevitabilmente si seccherà.
  • Fare tagli obliqui : se un ramo è verticale, non tagliarlo parallelamente al suolo, ma con un angolo di 45°. In questo modo la sezione del taglio risulterà inclinata, evitando il ristagno di acqua e marciumi vari.
  • Non potare rami grandi : più un ramo è giovane e piccolo, meglio resisterà alla potatura.
  • Usa il mastice : se avete proprio bisogno di potare un grosso ramo ricordatevi di utilizzare il mastice, che aiuta il processo di cicatrizzazione, limitando l'ingresso di agenti patogeni.
  • Fare tagli netti : utilizzare forbici affilate, effettuando un taglio netto e netto, non “sfilettato”. Più sei pulito e preciso, più velocemente il legno guarirà.
  • Aria i capelli : per tutte le specie è importante che il fogliame non sia eccessivamente fitto e che l'aria (e la luce) possa attraversarlo, riducendo l'umidità e l'attacco dei funghi patogeni, oltre a garantire una migliore maturazione dei frutti più interni.
  • Seleziona l'ultima gemma : Quando si esegue un taglio, deve trovarsi in prossimità di una gemma. La gemma più vicina al taglio sarà quella che emetterà rami più vigorosi; di conseguenza, dato che le gemme sono orientate in tutte le direzioni, sarebbe opportuno che la gemma più vicina al taglio fosse orientata nella direzione in cui si vuole indirizzare il nuovo flusso vegetativo; ad esempio verso l'esterno della vela e non viceversa.

Tipi di taglio:

  • assottigliamento : significa l'asportazione totale di un certo numero di rami e viene effettuata nelle piante vigorose, che producono troppi rami. Questa tecnica è nota anche come potatura lunga, in quanto i rami rimanenti non sono numerosi, ma sono lunghi
  • Grasso solido vegetale o animale per cucinare : in questo caso il ramo non viene completamente rimosso, ma semplicemente accorciato (a volte anche di oltre il 50%). Contrariamente a prima, qui si parla di potatura corta, in quanto sono rimasti molti rami, ma corti.
  • raschiatura : potatura eseguita a fini sanitari; consiste nella rimozione della parte più esterna e morta della corteccia degli alberi adulti.
  • Tagli di ritorno : ogni anno un ramo emette germogli dalle gemme laterali, ma continua ad allungarsi anche dal suo apice vegetativo. Il taglio di ritorno viene effettuato appena sopra il ramo tra il ramo principale (quello vecchio) e il ramoscello (nuovo). In questo modo il vecchio apice vegetativo verrà sostituito con quello nuovo e si limiterà l'eccessiva crescita in lunghezza, ringiovanendo la chioma e i rami ormai troppo vecchi.
Taglio posteriore - Prima della potatura
Taglio di ritorno - Dopo la potatura
  • guarnizione : rimozione dell'apice vegetativo (la punta) dei germogli. È un esempio di potatura verde (eseguita tra la primavera e l'inizio dell'estate) e favorisce la crescita e la formazione di nuovi germogli lungo l'asse del ramo.
  • Succhiare : rimozione dei polloni, ovvero quei rami che spuntano direttamente dalle gemme poste sulle radici o dal colletto.
  • Capitolozzatura : un tipo di potatura molto drastica, con l'asportazione di grossi rami, effettuata per rinvigorire piante ormai vecchie o per contenere le dimensioni delle piante, come nel Tiglio. Questa tecnica, oltre a deturpare l'aspetto estetico, non può essere eseguita su tutte le specie; nelle Conifere ad esempio, porterebbe le piante a morte certa.
Capitolozzatura

Come potare le piante da frutto?

Per le piante arboree il primo intervento è noto come potatura da allenamento purché si selezionano le filiali più sane e meglio sistemate, lasciandone di solito 3 o 4, che diventeranno le future filiali principali determinando così la forma della pianta adulta.

Successivamente avviene la potatura produttiva, che richiede il riconoscimento dei diversi tipi di gemme (fiore, legno, misto). Il comportamento riproduttivo delle diverse specie è così variabile da non poter essere generalizzato. Per questo motivo darò una spiegazione basata sui seguenti raggruppamenti di piante da frutto:

Kiwi e Vite: Entrambe le specie stanno scalando liane la Vite è munita di viticci che la ancorano facilmente agli appoggi, mentre il Kiwi, che ne è sprovvisto, si aggrappa avvolgendosi attorno a tutto ciò che incontra, formando spesso grovigli inestricabili.

Entrambe le specie richiedono potature massicce, che rimuovono gran parte del legno della vecchia stagione. Ricorda anche quello entrambe le specie fioriscono sui nuovi germogli e quindi non c'è una chiara distinzione tra fiori e boccioli di legno.

Elimina la maggior parte dei rami selezionando un certo numero (che varia anche in base all'età della pianta e allo spazio a disposizione), da accorciare fino a raggiungere circa 15 gemme (in Kiwi) o 5-8 gemme (in Vite). Sono piante facili da potare, che portano frutti abbondanti (soprattutto Kiwi) anche se potate da mani inesperte.

Riassumere, diradare e accorciare i pochi rami scelti.

Potatura della vite
Patata Kiwi

Pesca: Questa specie porta i suoi frutti principalmente (non solo) su rami misti di un anno e, piante sane e ben concimate, hanno vigoria elevata. I rami misti sono quelli lunghi anche oltre i 30 cm, ma di piccolo diametro, dato che hanno solo 1 anno e contengono sia boccioli di fiori che boccioli di legno. Loro devono rimuovere fino al 70%cercando di eliminare quelli all'interno della chioma, danneggiati o incrociati. Il resto dovrebbe essere accorciato a circa metà lunghezza.

I boccioli dei fiori del pesco si riconoscono perché sono molto gonfi rispetto a quelli di legno e sono distribuiti su quasi tutta la lunghezza del ramo misto. Un ramo misto che non viene accorciato attaccherà molte pesche, ma le manterrà piccole e di scarsa qualità.

Pesco dopo la potatura

Ciliegia e Albicocca: queste piante da frutto non amano la potatura drastica poiché i tagli non guariscono bene e sono soggetti a gommose. Detto questo, negli impianti di produzione viene comunemente eseguita una potatura leggera ma costante.

Nell'Albicocco i boccioli dei fiori sono leggermente più grandi e generalmente presenti in coppia, divisi da un bocciolo di legno centrale e sono disposti lungo l'intero ramo misto. La quantità di potatura (diradamento e accorciamento) sarà proporzionale al carico dei boccioli; negli anni in cui ce ne sono molti, si dovranno eliminare più rami, per non incorrere in alternanze di produzione.

Il Ciliegio produce principalmente sui grappoli di maggio, rami molto corti (1-2 cm) con un folto gruppo di boccioli di fiori.

In linea di principio Il ciliegio è una pianta che si sviluppa armoniosamente ed elegantemente anche senza potatura; tuttavia la grossa pezzatura richiede una potatura di contenimento, studiata per ridurne le dimensioni e facilitare la raccolta.

Mela e Pera: solitamente le pomacee amano la potatura energicama è importante sapere quali sono le gemme su cui avverrà la fioritura/frutticoltura.
Dobbiamo riconoscere il Lamburdeo rametti (2-3 cm) con bocciolo in posizione apicale, i Brinda a te rami sottili che terminano con un bocciolo di fiore e, infine, rami misti.

Durante la fase vegetativa il Lamburda cresce, dando vita a una struttura denominata Borsaricco di sostanze nutritive. Se Lamburdes e Bag non vengono aggiustati con potature appropriate, si raggruppano insieme, formando le tipiche cosce di pollo (o gallo).

A seconda della varietà di mela, la fruttificazione si concentrerà maggiormente su Lamburde o Brindilli / Rami Misti.
Durante la potatura dovrai farlo rinnovare le Lamburdes con tagli di ritorno e diradare i capelli diradamento dei rami mal posizionati. I Brindilli non vanno accorciati, perché terminano con un bocciolo di fiore, ma vanno diradati.
Le Lamburdes che danno frutti migliori sono solitamente quelle poste su rami di 2-3 anni. Una potatura intelligente tende a mantenerli costanti, eliminando quelli inseriti su rami ormai troppo vecchi.

In linea di principio la potatura del Pero deve essere più leggera di quella del Melo.

Taglio Lamburda e Potatura

More e Lamponi: queste specie sono considerate pianta biennale snel senso che in questo periodo la parte aerea si rinnova completamente.
In pratica le radici sono perenni e, ad ogni stagione, emettono polloni che crescono vigorosamente, a volte per oltre 2 metri (soprattutto nelle More), spesso piegandosi a toccare terra.
Questi rami (rami di 1 anno) non danno frutti, tranne che nei lamponi bifera. Durante la stagione successiva dalle gemme laterali di questi rami vengono emessi dei germogli all'apice dei quali saranno presenti fiori/frutti.
Alla fine della stagione questi rami (rami di 2 anni) muoiono e si seccano.

La potatura consiste nell'eliminare tutti quei rami secchi (di 2 anni) e selezionare 3-5 rami di 1 anno; gli altri verranno rimossi alla base. I rami selezionati dovrebbero essere accorciati di circa la metà (o più), in modo che siano più stabili. Non aver paura i fiori saranno prodotti dai boccioli emessi da qualsiasi bocciolo di questi rami, sia esso basale, laterale o terminale. La fruttificazione sarà quindi generosa indipendentemente da quanto li accorciate.

NB alla fine del secondo anno i rami si riconoscono sia per il fatto che sono secchi/secchi, sia per la presenza di rami nella parte alta.

Potatura 2 anni di rami di lampone

Mirtilli e Ribes: sono piante come sviluppo relativamente limitato anche se i mirtilli possono superare i 2 metri di altezza. Nel ribes i rami si accorciano e quelli più vecchi si assottigliano. Nel Mirtillo i boccioli dei fiori sono disposti sui rami di 1 anno e sono visivamente più grandi dei boccioli di legno, la potatura è molto leggera a volte superfluo e mira ad assottigliare il fogliame.

Boccioli di fiori di mirtillo
Apertura di boccioli di legno e mirtillo
Prugna e Mandorla: la potatura invernale deve essere più o meno leggera a seconda del vigore della pianta. Negli alberi di prugne sino-giapponesiche in genere hanno una fioritura molto abbondante, con fiori che sbocciano principalmente da gemme poste sui Dardi Fioriferi (grappoli di maggio), la potatura è intensa e consiste nell'asportazione dei rami portatori di vecchi dardi e ora esausto.
Nel susino europeoche fiorisce meno copiosamente e prevalentemente su rami misti, la potatura sarà più leggera, rinnovando i rami misti.

In entrambi i casi i rami in eccesso, spezzati o mal diretti, vanno eliminati assottigliando la parte interna della chioma.

Si può fare un discorso molto simile per il Mandorliricordando che in terreno ricco diventano alberi molto più grandi dei susini e quindi lo è si consiglia di effettuare potature di contenimento, accorciando i rami in aumento.

Prugna europea prima della potatura
Susino europeo dopo la potatura

Ulivo: per poter potare correttamente devi ricordarlo la maggior parte dei mignoli (boccioli di fiori di olivo) sono prodotti su rami di 1 anno (lunghezza compresa tra 20 e 40 cm) e quindi la fruttificazione sarà concentrata su quest'ultima; inoltre va considerato che l'Ulivo è una pianta molto vigorosa che, in climi adatti, può diventare davvero grande.
La potatura deve essere fatta di anno in anno e consiste ineliminazione dei Polloni e dei Succhionio quei rami vigorosi che spuntano direttamente dai rami principali.
In questa specie, più che in altre, importanti sono i tagli di ritorno e l'alleggerimento della corona (la specie è eliofila e non tollera l'umidità)

Nocciola e Melograno: queste due specie, che apparentemente sembrano molto diverse, hanno un elemento in comune; entrambi hanno la tendenza a rilasciare ventoseanche nelle piante adulte e sane.
Nella Hazel si sceglie solitamente una forma arbustiva, selezionando 3-4 polloni, che diventeranno i futuri bauli. Ad ogni stagione tutti i numerosi polloni cresciuti durante l'estate dovranno essere rimossi, accorciare i rami che puntano verso l'alto e snellire il fogliamefacendo in modo che i rami occupino il volume disponibile, senza che ci siano zone troppo fitte e libere.
I Melagrana può crescere sia come alberello che come arbusto; nel primo caso si seleziona un solo ramo, nel secondo caso normalmente si scelgono 3-4. In futuro, soprattutto se vuoi la forma ad "albero", dovrai farlo rimuovere tutti i nuovi polloni, che in una sola stagione può raggiungere l'altezza di un uomo. Se vuoi un cespuglio "selvaggio" puoi lasciarli, ma l'aspetto sarà disordinato.
Data l'elevata vigoria del melograno si consiglia anche un buon diradamentoin modo che i frutti futuri possano godere della massima quantità di luce solare.

Rimozione ventosa nocciola

Agrumi : con questo termine si intendono diverse specie appartenenti al genere Rutaceae. È evidente che esistono differenze sostanziali tra specie e specie ma, in linea di principio, potremmo dirlo gli agrumi tendono ad assumere una forma globosa; tuttavia alcuni (es. Arancia e Limone) nella fase giovanile tendono a sviluppare rami verticali molto vigorosi (Succhioni), che può competere con i rami e devono essere rimossi per favorire un migliore sviluppo della chioma.
La potatura produttiva si limita al diradamento del fogliame, all'eliminazione dei rami troppo eretti e di quelli inferiori che tendono a sbilanciare la chioma.

Gli agrumi sono sensibili al gelo e è bene potarli poco prima della fioritura primaverile e abbastanza alla leggera. A livello amatoriale possono anche essere lasciate crescere liberamente, continuando a dare i loro frutti.

Nespolo giapponese e corbezzolo: Queste due piante sono sempreverdi e fioriscono tra l'autunno e l'inverno. Il nespolo va potato intorno a giugno, dopo la fruttificazione, ma prima della fioritura, mentre il corbezzolo impiega circa 1 anno per maturare i frutti, quindi ogni volta che si taglia si possono togliere i fiori (tra settembre e gennaio) o i frutti (tutto l'anno ). Anche in questo caso Consiglio la potatura verso giugnoselezionando i frutti che vuoi lasciare sulla pianta.

Il consiglio che posso darti è di provare, alla fine il modo pratico diventa il modo migliore per imparare a potare correttamente una pianta da frutto.
Ricorda, il giardiniere che paga bene potrebbe non potarti necessariamente nel modo più corretto, ma forse nel modo più veloce.

Inoltre, ricorda le conifere di solito hanno poco vigore e non tollerano grandi potature, mentre le Palme hanno un unico apice vegetativo (il punto in cui emergono nuove foglie) e non sono in grado di rigenerarlo; quindi non puoi mai limitare la crescita in altezza, come se tagli l'apice, il palmo morirà.

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Filippo Owell

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