Chi di voi non è mai andato alla ricerca di un quadrifoglio fortunato? In realtà, quest'ultima non è altro che una rara variante del classico Trifoglio (Trifoglio repens), quello cresce un po' ovunque vi sia una disponibilità d'acqua minima.

Generalità e Quadro Botanico:

Il genere Trifolium appartiene al Famiglia delle Fabacee (ex Leguminose), come Fave, Fave e Mimosa. Esistono dozzine di specie di Trifolium, la maggior parte delle quali sono distribuite nell'emisfero settentrionalenelle zone temperate. Le due specie più diffuse in Italia sono il Trifoglio rosso (T.pratense) e, soprattutto, il Trifoglio Bianco (T. repens); quest'ultimo è originario dell'Europa, ma è diffuso anche in Nord America e ampiamente utilizzato come coltura da pascolo, sia in pianura che in montagna. Nelle zone più vicine ai tropici, invece, cresce solo in quota.

Foglia di trifoglio repens

Botanica e Coltivazione:

Il trifoglio comune deve il suo nome al fatto che lascia (alternato) sono trifogliati, in cui ciascuna delle tre foglioline è ovale. Nel T. repens i volantini sono cosparso di macchie biancastre. La specie è tetraploide (4N), cioè ogni cromosoma è presente in quattro copie (dettagli sulla ploidia). L'allele che determina la presenza di quattro foglioline è recessivo, quindi, affinché un individuo abbia 4 lembi è necessario che tutti e quattro i cromosomi abbiano l'allele recessivo. Questo spiega la rarità con cui si trovano i trifogli.

Il Trifoglio è uno specie erbacee stolonifere e questa caratteristica lo rende perenne, in quanto ogni fusto che tocca le radici del terreno formando una nuova pianta, permettendo alla specie di riprodursi in maniera vegetativa (clonale), espandendosi rapidamente. Tuttavia, una singola pianta, se non riesce a radicare, ha un ciclo di due anni. Trifoglio repens in condizioni di crescita ideali raggiunge un'altezza di circa 30 centimetri.

Fiore di trifoglio repens

I fiori sono riuniti in un'infiorescenza sferica sorretta da uno stelo eretto, che lo eleva al di sopra del livello delle foglie. La fioritura, tipicamente estiva, è scalare e e i i fiori melliferi sono molto apprezzati dalle api.

La semina è semplice e il germogliamento inizia dopo 48 ore, proseguendo per circa un paio di settimane. Normalmente 15 grammi di semi sono sufficienti per seminare 1 metro quadrato di prato/orto. In commercio esistono anche varietà a crescita ridotta, che superano di poco i 10 cm e sono ideali per avere un prato basso (anche se sarà una sfida evitare le erbacce).

Ricordiamo infine che i Trifogli, così come altri legumi, sono fissatori di azoto; le loro radici sono in simbiosi con batteri capaci di “prendere” l'azoto gassoso presente nell'atmosfera per trasformarlo in sali di azoto che in parte utilizzano per crescere e in parte rilasciano nel terreno, rendendolo fertile e ovviamente ricco di azoto.

La resistenza al freddo è ottima e può crescere ovunque.

Prato di trifoglio
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Filippo Owell

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